Quando fuori piove, il cielo è grigio e la temperatura ti fa intendere che - purtroppo - l'estate sta finendo, non puoi che consolarti con un super piatto fit, ricco di colori, in grado di farti tornare il buonumore. Perchè diciamocelo, siamo un po' tutti vittime della sindrome da rientro, ma dobbiamo affrontarla cercando di trovare ogni giorno qualcosa in grado di farci pensare che anche la routine non è poi così male se la disseminiamo di piccoli momenti di felicità. E allora eccomi in cucina con il mio grembiule, guanti e attrezzi del mestiere alla mano, pronta a sfilettare, spremere e affettare per regalarmi una super coccola gourmet.

 Adoro i pancakes. Li preparo alternando farine diverse che mixo con albumi, yogurt greco e yogurt di soia, e provo a renderli più golosi aggiungendo frutta fresca e secca. L'intento è quello di  trovare la combinazione perfetta non solo in termini di bilanciamento, ma anche e sopratutto di piacere per il palato.

Da un mese a questa parte mi sono avvicinata alla filosofia veg. Non sono per le scelte radicali, agli estremismi preferisco la regola del di tutto un po’, ma devo ammettere che la mia propensione verso le proteine vegetali sta crescendo, quasi fino a diventare abitudine. Così nella mia lista della spesa compaiono sempre più di frequente tofu, seitan, tempeh, edamame ecc. Il mio compagno, Riccardo Cominardi - noto chef gourmet – mi guarda stranito mentre riempio il carrello di questi prodotti, ma io vado avanti per la mia strada.

La bella stagione è iniziata (anche se oggi a Milano sembra autunno, a dire il vero). Per accoglierla al meglio io ed il mio Chef preferito Riccardo Cominardi, oltre a praticare spesso attività fisica - più io che lui ahah -, cerchiamo di ritagliarci un po' di tempo per sperimentare insieme in cucina. Sì, perchè quando davvero il caldo arriverà (speriamo presto!), bisognerà essere preparati ad affrontarlo anche a tavola, portando nel piatto pietanze fresche, gustose, e soprattutto #fit!

Quando c’è lo zampino di Marco Bianchi, puoi starne certo, si parla di prodotti belli e buoni. Così quando sono stata invitata alla presentazione di una nuova linea di pasta fresca firmata dallo chef scienziato (I Belli e Buoni di Marco, per l’appunto), divulgatore scientifico per la Fondazione Umberto Veronesi, ho accettato senza esitazione, anche se – chi mi conosce lo sa – io la pasta non la mangio quasi mai.

Sono tante le persone che, quando mi incontrano per la prima volta e realizzano che davvero io vivo bilanciando i miei pasti regolarmente, con estrema leggerezza d’animo, sgranano gli occhi e mi guardano un po’ come se fossi un’aliena. Niente carboidrati raffinati, niente dolci ipercalorici e pannosi, niente superalcolicigrassi idrogenati: della serie “che noia che barba, che barba che noia”.

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