Sono ormai alcuni mesi che mi sto dedicando quasi totalmente all’allenamento con i pesi. Qualche corsetta ogni tanto (non più di 5 km), qualche vasca in piscina per sciogliere le gambe e poi yoga una volta a settimana con la mitica Eva Messa per migliorare elasticità ed equilibrio, ma le mie energie, quelle vere, sono tutte per la ghisa. Io che una volta non mi ci avvicinavo nemmeno per scherzo, perché desideravo restare esile come un giunco, portavo una 38 e vivevo di frutta e verdura. Poi si cresce, si matura e le priorità cambiano, così come l’idea di benessere e bellezza. Fatto sta che la sala pesi è diventata la mia zona preferita della palestra (my happy place!), panche e bilancieri i miei compagni di gioco e non c’è momento più bello di quando riesco a caricare qualche kg in più, a superare me stessa e tagliare un nuovo traguardo.

Chi segue un'alimentazione sana non può non conoscere lo Skyr, l'antico formaggio islandese che vanta ottimi valori nutrizionali: un elevato apporto proteico, un basso contenuto in carboidrati e zero grassi. Blogger, vlogger e instagrammer votati alla cultura del benessere ne vanno pazzi, tanto che le loro bacheche sono colme di golose ricette healthy che lo annoverano tra gli ingredienti principali (mai sentito parlare di fit tiramisù, fit cheesecake oppure energy bowl?).

Lo sport gioca un ruolo di primo piano nella mia vita: che sia nuoto, corsa, bike, functional training ecc. ogni volta si accende la scintilla, il cuore batte forte (e non mi riferisco ai bpm sotto sforzo) e il divertimento - nonostante la fatica - è assicurato, così come la soddisfazione al termine dell’allenamento. Se mi stai leggendo, quella sensazione di benessere misto a stanchezza che il giorno seguente ti riporta in vasca, al parco o in palestra – ne sono sicura – la conosci bene anche tu. Crea dipendenza, un po’ come il cioccolato, che quando mangi l’ultimo quadratino della tavoletta stai già pensando a quando scarterai la prossima.

Se hai letto il mio ultimo post sai che oggi spiccherò il volo. Non in senso metaforico, ma proprio fisicamente perché sono in partenza per NY (uno dei miei posti del cuore). Atterrerò giusto in tempo per vivere appieno il Black Friday, giorno in cui in America i negozi e gli e-shop abbassano drasticamente i prezzi della merce, applicando sconti spesso superiori al 50-70%, un anticipo – al ribasso - dei saldi. È anche il giorno in cui di solito ha inizio lo shopping natalizio e (aiuto!!) non oso davvero immaginare quante persone si riverseranno sulle strade della Grande Mela dall’alba al tramonto.

Non credo nei miracoli. Nei beveroni drenanti. Nella dieta del minestrone. Nelle creme "effetto immediato", che le spalmi sul corpo tutte le sere per una settimana et voilà: la cellulite svanisce. Debellata per sempre. Sì, perché se fosse così facile la pelle a buccia d’arancia non sarebbe il problema più diffuso e odiato dalle donne di tutte le età e corporatura.

Sono sincera: non ho mai scelto con cura il mio bra, o meglio mi sono sempre lasciata guidare quasi esclusivamente dal fattore estetico, senza considerare quanto potesse essere importante calibrare l’acquisto per salvaguardare la salute del mio seno. A quanto pare non sono l’unica però: secondo un’indagine svolta da Brooks, azienda leader nel settore delle attrezzature sportive, a ragionare in questo modo è il 40% delle donne.

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