Quest’estate ho trascorso un paio di settimana al mare e sono stata tentata più di una volta di provarlo. In realtà il mio sogno nel cassetto resta il surf, ma l’idea di poter in qualche modo salire sulla tavola, prenderci confidenza e migliorare il mio equilibrio per poi un giorno cavalcare le onde come nel film Point Break - lo ammetto - mi stuzzica parecchio. Di che cosa sto parlando? Ovviamente del SUP, acronimo di Stand Up Paddle, una delle attività acquatiche più quotate del 2016. Uno sport da praticare esclusivamente outdoor, ho sempre pensato, fino a quando non ho ricevuto da parte di Virgin Active (azienda leader a livello internazionale nel settore dei centri fitness e benessere) l’invito a prendere parte alla prima lezione di SUP organizzata in piscina. Con qualche perplessità ma soprattutto con tanta curiosità, ho accettato la proposta e – ora posso affermarlo – non me ne sono affatto pentita.

Sono tanti i motivi che spingono le persone ad iscriversi in palestra, ma diciamocelo, a tirar giù dal divano anche i più pigri non è la voglia di scaricare lo stress, prendersi cura di sé oppure socializzare: la vera spinta che fa muovere il mondo quando si parla di fitness è il profondo desiderio - misto a speranza - di migliorare il proprio aspetto fisico, perdere peso e scolpire il corpo, che per noi donne corrisponde tra gli altri, ad ottenere un lato B degno di nota. Tonico, rotondo, ben proporzionato (mi sembra di vederti amica mentre fai sì con la testa). E allora vai di squat, stacchi a gambe tese, affondi e step-up fino ad esaurimento: una sequenza di esercizi senza dubbio efficace, ma forse un po’ noiosa per chi non ama la sala pesi.

Ho sempre pensato che il trampolino non facesse per me. Soffro di condropatia rotulea, una patologia che mi ha causato non pochi problemi e mi ha costretto a sospendere per un po’ di tempo alcune attività (sigh!) troppo impattanti sulle articolazioni delle ginocchia (una tragedia per i miei allora 23 anni, quando credevo di essere invincibile e mi allenavo 1000 ore a settimana). Grazie a un periodo di riposo forzato e a un successivo percorso di rehab fatto di esercizi specifici volti a migliorare il tono del vasto mediale e dei muscoli degli arti inferiori in generale, ho superato il problema ma da allora cerco in generale di non eccedere (cerco eheh).

Sembra ieri e invece è già trascorsa una settimana dalla conclusione di RiminiWellness: una bellissima avventura che merita un post, ma soprattutto una ricca photogallery perché in questo caso le immagini raccontano più di mille parole. Tanto sudore, sorrisi, fatica, divertimento, fitfood, coccole e benessere distribuiti in 2 giorni che mi sono sembrati 100 per l’intensità e la pienezza.

Conto alla rovescia per RiminiWellness modalità ON. Mancano solo 2 giorni all’evento più atteso in Italia da tutti gli appassionati di fitness e io sono "carica come una molla" (ho reso l’idea?).

In questa 4 giorni di corsi, esibizioni e masterclass a cura di Presenter di fama mondiale avrò infatti la possibilità di cimentarmi nelle nuove attività fitness proposte dalle più grandi aziende del settore, assaggiare nuovi prodotti, saltare, ballare, correre e sudare senza sosta a tempo di musica.

Quando un’esperienza ti piace, quando ti regala energia positiva, quando ti permettere di condividere il tuo tempo con persone di valore, facendo ciò che ami, vorresti ripeterla ancora, e ancora, e ancora… Vorresti che diventasse un’abitudine, un sorta di appuntamento fisso con la libertà, utile per scacciare via lo stress, svuotare la testa e ricaricare le pile. Tutto questo per dirti che mi sono nuovamente cimentata in una running session in compagnia dei Running Motivator, quelli che ti insegnano che “se vuoi puoi”.

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