La corsa è uno di quegli sport che mi hanno sempre affascinata: puoi praticarla ovunque, per un allenamento efficace bastano anche solo 30 minuti, l’investimento è minimo (un buon paio di scarpe adatte al tuo appoggio plantare, una maglia ed un pantalone tecnico) e - ultimo ma non ultimo – ti permette di stare a contatto con la natura, scoprire nuovi luoghi, guardare con nuovi occhi quelli che già ti sono familiari.
A causa di qualche piccolo problema tecnico però (una condropatia tendino-rotulea ed una fascite plantare che mi tormenta da ben due anni a questa parte, con alti e bassi per fortuna) non sono mai riuscita a dedicarle il tempo che avrei voluto. Tra un allenamento fitness ed una seduta in sala pesi, mediamente una volta a settimana, cerco comunque di percorrere i miei 5K: pochi ma buoni, un pieno di endorfine che fanno accendere sul mio viso un sorriso che di più non si può. E’ libertà, è energia, è un momento in cui ci sono solo io. E mi piace, tanto.
Così quando al telefono mi hanno comunicato che c’era per me l’opportunità di sperimentare il servizio Running Motivator di Mizuno, vale a dire la possibilità di allenarsi con un esperto di corsa, che mi avrebbe affiancata lungo il percorso, dispensando consigli di tecnica, aiutandomi a non mollare, fino alla fine, ho pensato: “esattamente quello di cui ho bisogno adesso!”. Sì perché ci sono dei momenti nella vita in cui, anche sei una persona abituata a mettercela tutta, a fare da sola e ad arrivare dove vuoi grazie alla tua volontà, avere qualcuno che ti mette una mano sulla spalla, che ti guida, ti insegna a dosare le energie nel modo corretto, e che ti sorride quando ti vede in affanno, può fare davvero la differenza.
La mia Running Motivator si chiama Carlotta Montanera (alias RunningCharlotte): mi piace fin da subito, ha un viso solare, non si dà arie, mi ascolta e mi mette a mio agio. Ci dirigiamo insieme verso la Canottieri San Cristoforo, dove (grazie all’ospitalità di Simone) possiamo cambiarci per poi iniziare la nostra running experience lungo il Naviglio grande di Milano. Con noi c’è anche Marta Negri, pr di Media Green Lab, che mi consegna le mie nuove favolose Mizuno Wave Ultima 7 (ben ammortizzate e adatte anche ai runner occasionali come me), le scarpe perfette per il mio appoggio plantare, insieme con un paio di leggings ed una maglia tecnica sempre firmati Mizuno, che renderanno il mio allenamento il più confortevole e piacevole possibile.
La partenza è tranquilla, il ritmo lento, scaldiamo i muscoli ed intanto chiacchieriamo: sono curiosa, chiedo a Carlotta quando ha iniziato a correre e perchè. Lei mi racconta che la corsa è entrata a far parte della sua vita 10 anni fa, in un momento in cui lo stress era alle stelle, il tempo libero pari a zero, il lavoro h 24. Così, un giorno ha indossato le scarpette, è uscita di casa, ed ha iniziato a correre… e non ha più smesso. Tanto che ora la corsa è diventata il suo lavoro. O meglio, il suo lavoro consiste nel far scoprire il bello della corsa a chi ci si avvicina in punta di piedi, per i più svariati motivi: la sua mission è cercare di far star bene le persone, aiutarle a ritrovare l’autostima, l’amore per se stessi, indirizzarle verso uno stile di vita sano, educare alla filosofia del movimento. “Ci sono persone che hanno mille paure, timori inimmaginabili… e da sole non se la sentono di iniziare. Io le prendo per mano e le accompagno. Bastano poche sedute per far loro prendere confidenza con il gesto atletico, e per insegnare loro ad amarsi un po’ di più. Vederle rinascere piano piano è bello e motivante anche per me. Queste persone ed i loro progressi sono il motivo per cui ho scelto di abbandonare la mia vecchia professione. Ora sono felice”.
Il benessere: un tema centrale non solo della vita di Carlotta, ma anche della mia. Star bene attraverso il movimento e le giuste scelte alimentari, che non sono quelle che ti portano ad avere un fisico perfetto, che non devono riflettersi in rinunce e frustrazioni, ma che più semplicemente sono in grado di mettere il tuo organismo nella condizione di lavorare al top delle sue possibilità, scegliendo il meglio nelle giuste proporzioni. Equilibrio dunque, armonia, a tavola e nello sport.
Passo dopo passo Carlotta mi conduce tra le strade di Milano, scopro scorci e dettagli della città dei quali non mi ero mai accorta. L’allenamento è fluido, il piede un pochino si fa sentire ma non gli do retta, la mia Running Motivator mi chiede come va, mi spiega come muovere gli arti superiori per ottimizzare lo sforzo ed accompagnare al meglio il movimento delle gambe. Sono felice, mi sento bene, mi sento libera, zero pensieri. Avere lei accanto a me, cambia le prospettive: da un lato non voglio deluderla, dall’altro mi sento sicura, mi basta uno suo sguardo ed il messaggio è diretto, al cuore. Ce la fai, non mollare, manca poco. E così arriviamo alla meta: fine del percorso, ora stretching, una doccia calda e poi pranzo insieme.
Con noi c’è Marta che ci ha seguito per scattare qualche foto, ed alla fine si è allenata anche lei. Non ha resistito, nonostante le poche ore di sonno, e adesso è felice: sì, perchè è questo l’effetto che fa, la corsa. Ti regala emozioni belle, quella stanchezza mista a benessere che ti fa dire “ne voglio ancora”.
Se Carlotta abitasse a Monza credo che non esiterei a contattarla di nuovo già domani, perché anche io, che di forza di volontà ne ho da vendere, ho piacevolmente goduto della sua compagnia. Lei e Giuseppe Tamburino, l’ideatore del servizio Running Motivator, sono per ora operativi su Torino e Milano: per contattarli e saperne di più clicca QUI.
Grazie Carlotta, alla prossima corsa... prometto che a seguire, next time, ti servirò un piatto di favolosi pancakes formato #fitfood :)