Ci sono persone speciali, che hanno una marcia in più. Sono in grado di appassionare con i loro racconti, emozionare fino alle lacrime e farti ridere a crepapelle. A volte si perdono perché la loro estrema sensibilità le porta ad isolarsi, ma quando riescono a ritrovare la strada finalmente sbocciano e lasciano tutti senza parole, come il più bello dei fiori. Quelle persone sono per me dei veri e propri catalizzatori di energia positiva, luce e vita.
Ecco, Silvia Fascians (mi raccomando, non chiamatela Fasciano) è proprio una di quelle ed io ho avuto finalmente il piacere di intervistarla – ed abbracciarla! – poco prima della sessione di allenamento che ha condotto egregiamente, al pari di una trainer professionista, in occasione della sport week firmata adidas, organizzata a Milano in avvicinamento all’inaugurazione del nuovo brand center adidas di cui vi ho parlato QUI.
Per chi non la conoscesse (male!), Silvia è una delle più note tra le Fit YouTuber italiane. Attraverso il suo canale - ex Building Muscles, oggi Silvia Fascians - che conta più di 33.000 iscritti, Silvia ha raccontato e condiviso il suo percorso di guarigione dai disturbi alimentari, la sua evoluzione, il suo modo di vivere lo sport, i suoi workout e il ritrovato equilibrio con il cibo. Una bella storia di crescita personale che ha ispirato e continua ad ispirare migliaia di persone di ogni età e sesso, spronandole al cambiamento, ed insegna che la vita è bella, che costanza e dedizione ripagano sempre e che i sogni si avverano.
E tra i sogni di Silvia c’era proprio quello di poter un giorno organizzare dei momenti di incontro dedicati ad una delle sue grandi passioni, l’allenamento, che le permettesse di incontrare, confrontarsi ed abbracciare tutte quelle persone che l’avevano sostenuta negli anni e che ogni giorno le scrivono (e lei risponde davvero, parola di fitfood!) per confrontarsi con lei o anche solo per una battuta e un saluto.
Di seguito la nostra chiacchierata, che abbiamo fatto sedute su una panchina del Parco Sempione, prima che lei mi facesse sudare sette camicie con un workout Tabata a circuito, a suon di push up, skip, squat ecc.
Leggila fino in fondo e se poi vuoi connetterti con Silvia (sono sicura che non potrai farne a meno) eccoti servito: YouTube, Instagram e Facebook i suoi Social preferiti.
Ciao Silvia, eccoci qui... sei davvero riuscita a realizzare un sogno. Pronta per questo prima sessione di allenamento, che ti vedrà per la prima volta nel ruolo di coach? Come ti senti?
Lo definirei un mix tra eccitazione e paura, non sono una trainer di professione, non ho mai condotto una classe. Sono felicissima, un po’ di tensione c’è, ma poi penso che le persone che sono qui per me mi conoscono (anche se solo virtualmente) e mi vogliono bene, quindi sono sicura che ci divertiremo. Ho studiato il circuito accuratamente e l’ho provato su me stessa, faticoso ma senza particolari difficoltà.
Sei stata scelta da Adidas come Testimonial, che cosa significa per te?
Te lo riassumo con una sola parola: riscatto. Quattro anni fa, quando ho iniziato il mio percorso di rinascita mettendo piede per la prima volta in palestra, non avrei mai immaginato di poter diventare un giorno un punto di riferimento, un simbolo nell’ambito del fitness in Italia e non avrei mai pensato che un’azienda seria e tanto importante a livello internazionale come adidas potesse credere in me. Sono felice che l’idea che le persone hanno di me si stia spostando da Silvia, la ragazza che ha sconfitto l’anoressia, a Silvia, la motivatrice, l’appassionata di sport che ha fatto del benessere a 360 gradi il suo stile di vita. Per questo ho scelto di modificare il mio nick name sui Social, da Building muscles a Silvia Fascians: semplicemente io.
#HereToCreate è l’hashtag che verrà utilizzato in questi giorni... te lo senti cucito addosso?
Assolutamente sì, sono arrivata dove sono creandomi tutto da sola. Dai contenuti Social, ai video su YouTube, ho sempre utilizzato la mia immaginazione e creatività per non risultare mai noiosa o banale. I miei profili sono rimasti privati a lungo, fino ad un anno e mezzo fa, poi ho deciso di renderli pubblici. Non ho intrapreso questo percorso per diventare famosa, ma per aiutare me stessa e gli altri a comprendere certi meccanismi e ad andare oltre.
Che cos’era per te lo sport quando hai iniziato e cosa rappresenta oggi? Come è cambiato il tuo modo di viverlo?
Quando ho iniziato ad allenarmi, quattro anni fa, lo sport era per me un mezzo per guarire, si trattava di qualcosa di molto funzionale, utile per migliorare il mio corpo. Ora è diventato una passione, un motivo per cui sorridere, quando mi sveglio e so che durante la giornata andrò in palestra, mi sento felice. Questa mattina ero eccitata all’idea di venire a Milano e dedicare una giornata intera all’allenamento.
Oggi vivo lo sport in modo più libero e sereno, prima ero molto più precisa, focalizzata sugli orari, su cosa, dove e quando. Ho ancora una programmazione ora ovviamente, ma ho anche la capacità di adattarla e stravolgere i miei piani se subentrano impegni diversi.
Ti stai spostando dal body building a un allenamento di tipo funzionale: perché?
È vero, sto cambiando: sono arrivata ad un punto in cui il body building non lo sento più mio, mi allenerò sempre con i pesi - non rinnego nulla - perché questa tipologia di training è alla base della costruzione del muscolo e muscoli tonici sono alla base di un corpo sano. Ora però ho deciso che voglio lavorare sull’elasticità e la flessibilità. Una volta dicevo che volevo diventare enorme, ero molto magra e avevo bisogno di conquistare il mio spazio nel mondo, anche proprio a livello fisico. Ora però sto bene, ho recuperato peso e desidero che i muscoli diventino utili alle funzioni che devono svolgere: voglio diventare veloce, scattante, flessibile, un po’ come le ballerine.
Descrivimi come è strutturata ora la tua settimana in palestra...
Prima eseguivo 4 allenamenti a settimana, stile body building, due dedicati al lower body e due all’upper body, ora proseguo con le due sedute di upper body, mentre per il lower ho scelto di eseguire due sedute di allenamento in stile Tabata, entrambe intense, ma una con volumi di lavoro importanti, l’altra con carichi meno impegnativi.
Attraverso il tuo canale YouTube ti racconti e cerchi di diffondere la tua filosofia: non solo sport ma anche sana alimentazione. Un rapporto difficile con il cibo il tuo, che si è tramutato in un piacevole sodalizio: il cibo ti nutre, ti regala piacere. Come è successo?
Di sicuro tutto ciò è avvenuto grazie ad un percorso psicologico che mi ha fatto capire che il cibo non era la causa e nemmeno la soluzione dei miei problemi, ma dovevo cercare di risolvere i miei conflitti in altro modo. Piano piano il cibo ha perso di importanza ed è diventato solo un contorno. Dal contare i macros sono passata all’intuitive eating: non utilizzo più la bilancia, mi regolo a occhio e ho reintrodotto tutti gli alimenti. Ovviamente parlo sempre di cibo sano, che vuol dire anche la pizza.
Cosa non manca mai nella tua dispensa? Cosa invece non entrerà mai?
I miei must have sono semi e granaglie (adoro i semi di canapa), salmone e avocado. Ho invece totalmente eliminato lo zucchero.
Una tua ricetta inedita, da svelare ai lettori di FitFood?
Più che una ricetta si tratta di un abbinamento, perfetto per la stagione autunnale: la zucca stufata, saltata in padella, abbinata alla feta. Una combo favolosa.
Come riesci a conciliare tutto: studio, spesa, allenamento, preparazione pasti, pulizie, amore, amicizie e Luna?
Lo voglio fare, la forza di volontà è la chiave. Quest’anno poi ho solo 9 ore di lezione a settimana all’università quindi sarà decisamente più facile.
Domani è il tuo compleanno? Che desiderio esprimerai spegnendo le candeline?
So che potrà sembrare melenso, ma per me avere qui il mio fidanzato (Jimmy) all’evento adidas, lui che non mi ha mai visto in questo ambito, in mezzo a tante persone, lui che mi ha accompagnata e supportata in questo percorso di rinascita, è il regalo più bello. Il fatto che lui sia qui e mi veda felice è tutto ciò di cui ho bisogno.
Cosa vuoi fare da grande?
Mi sto laureando alla magistrale di food marketing e strategie commerciali, vorrei tanto ricoprire un ruolo all’interno del dipartimento marketing di un’azienda importante. D’atra parte ho fatto una bella operazione di marketing su me stessa.
Tutto quello che ho fatto non è stato un mezzo per diventare famosa e lavorare nel mondo dello sport come trainer o altro. Il fitness resterà per sempre un hobby, una passione, ma non voglio mettere lo sport al centro della mia vita perché ci ho messo per troppo tempo altre cose e ora lì, al centro, voglio esserci solo io.
In bocca al lupo cara Silvia, ti auguro il meglio e sono sicura che arriverai lontano! Un bacio grande anche a Veronica e Jimmy, i tuoi fedeli compagni di avventura, e una carezza a Luna.
Qui sotto qualche foto della sessione di training firmata adidas, una bellissima giornata fatta di sport, incontri di quelli che arricchiscono ed energia, proprio come piace a me.