Luglio uguale estate. Uguale caldo, voglia di sole, relax e natura. Quest’anno più che mai avverto un bisogno smisurato di staccare la spina. Tanti impegni, progetti, sfide, qualche temporale e caduta. Ma poi di nuovo sole e sereno. Il mio lavoro (che amo follemente!) mi porta a mettermi spesso alla prova e a cercare di superare i miei limiti. Ho fatto tanto, cucinato, chiacchierato, abbracciato durante gli eventi organizzati negli ultimi mesi. Ho dato due esami, mi sono allenata, ho corso superando la paura del buio e dei km che sembravano infiniti. Ho viaggiato, esplorato, imparato e sono sbarcata anche in tv per una breve emozionante esperienza. Insomma, un percorso in continua evoluzione, un vortice perpetuo di emozioni.
Che ora, che sto pian piano rallentando, mi accorgo che ho tanto bisogno di respirare, immergermi nel verde, ascoltare il silenzio, interrotto solo dai suoni della natura. Ho bisogno di stare e parlare con me. Interrogarmi su ciò che voglio davvero e coccolarmi un po’.
Lo senti anche tu questo desiderio, vero? Tu che mi leggi, lo so, ti vedo: noi due siamo simili, ci diamo spesso completamente agli altri e non ci teniamo neppure una briciola del nostro cuore per noi.
Allora, ascoltami bene: siediti e ritagliati 10 minuti per leggermi e riflettere. Per riempire gli occhi di bellezza e programmare una fuga. Ti porto con me in un luogo incantato, di quelli dove si va per perdersi e poi ritrovarsi. A spasso tra i meleti, le vigne e le cime. Tra i boschi e gli orti, masticando erbe aromatiche e officinali di ogni tipo. A riempire gli occhi di colori e svuotare la mente. A trovare la pace, ricaricare le pile e riscoprirsi interi.
Il luogo in questione si chiama Nalles, un piccolo paese situato in Alto Adige (a pochi chilometri da Bolzano) anche conosciuto come “paese delle rose”. Un borgo immerso in un paesaggio pittoresco di impronta rurale, situato lungo la famosa strada del vino altoatesina. Comodissimo da raggiungere (da Milano in macchina ci si impiegano poco meno di tre ore), nessuna montagna da scalare, zero tornanti e strade difficili. Ma la sensazione di essere in un altro mondo, così differente dalla realtà quotidiana, quella ti pervade fin da subito, appena metti piede fuori dall’auto.
Qui la soluzione migliore per entrare nel mood “keep calm and relax” è scegliere di alloggiare in un maso. Ce ne sono davvero di tantissimi tipi: con azienda ortofrutticola, vinicola, con allevamento di bestiame. Ci sono quelli ideali per famiglie, quelli con la piscina, il maneggio ecc. Si tratta di realtà piccole e ben curate. Tutto molto intimo, insomma, proprio come piace a me.
Quelli raccolti dal Consorzio del Gallo Rosso sono ben 1.600. Sono strutture perfettamente inserite nel paesaggio, dove vivere la natura e la montagna nella sua vera essenza: ritmi rilassati, alimentazione sana e tante attività tutte da scoprire. Si può partecipare alla vita contadina, organizzare escursioni in bici, scalare le vette nei dintorni per poi godersi il panorama. Ma anche gioire del dolce far nulla.
La mia casa per tre giorni è stata il maso Krautererbe Bacherhof. Un appartamentino delizioso, con una piccola cucina, salottino, camera da letto, cabina armadio ed un grande bagno, tutto in legno naturale, curato in ogni minimo dettaglio. E poi all’esterno la piscina con le ninfee, una sala colazioni luminosa e bellissima e una stanza con una vetrata enorme e scorrevole, con accesso diretto in piscina, dove meditare, praticare yoga, allenarsi, leggere.
Come compagne di viaggio: la mia scimmietta Silvia Fascians e la nostra amica (nonché abile fotografa – le foto qui dentro sono tutte sue) Martina De Santis. Solo altri due appartamenti e quello della padrona di casa, la dolcissima Jutta, un orto immenso e un meleto biologico tutto intorno.
Jutta ci ha coccolate fin dal primo istante: il buffet della colazione non lo scorderò mai. Non solo frutta freschissima (lamponi, mirtilli, more, pesche, anguria, albicocche e ovviamente mele), ma anche yogurt greco e vegetale, quark, pane di semi e integrale, frutta secca, semi (c’era addirittura il macinino per tritare quelli di lino) e poi polvere di rosa canina, ortica, polline e tanto altro. E poi il suo succo di mela biologico, una vera delizia, ne bastava un cucchiaio colmo per dolcificare naturalmente lo yogurt.
Jutta ha anche organizzato per noi una “visita giudata” all’interno del suo orto, per svelarci tutti i segreti di erbe e fiori. Non sto a descriverti la gioa perché la vedi nelle foto qui sotto, stampata sul mio volto. Ci ha insegnato a fare il burrocacao e svelato la ricetta del suo pesto alle rose. Lei per noi una sorta di fatina dei boschi, occhi di cielo e un sorriso meraviglioso.
Accanto alla cucina e alla sala colazioni del maso Keautererbe Bacherhof c’è la parte SPA: una sauna, una bellissima vasca e uno spazio relax. Jutta è specialista del metodo Kneipp, filosofia che sostiene l'efficacia dell'azione curativa dell'acqua, quando impiegata con la necessaria conoscenza. Ma non solo: si tratta di un sistema più completo e complesso, che si basa su cinque aspetti distinti che interagiscono intimamente tra loro, cinque "colonne", che idealmente sostengono la buona salute e dovrebbero far parte della nostra vita quotidiana: idroterapia, con lo scopo di stimolare la vitalità dell'individuo mediante l'azione sui sistemi nervoso, circolatorio e immunitario. Movimento, per rallentarne l'invecchiamento generale. Sana alimentazione, intesa come il più possibile semplice e naturale, allo scopo di fornire tutti i nutrienti necessari alle funzioni vitali e mantenere l'organismo in salute e attivo. Fitoterapia, sia come additivo alle pratiche idriche, che per via interna, come supporto alle funzioni organiche nelle persone sane, come coadiuvante nei diversi problemi di salute. Terapia dell’ordine generale, intesa come equilibrio e buona gestione dello stress, attraverso la pratica della meditazione.
Durante la nostra permanenza a Nalles, oltre a vivere appieno il nostro piccolo angolo di paradiso, abbiamo visitato i meleti limitrofi, scoprendo quanto lavoro, cura e passione ci vogliono per riuscire a portare avanti un’attività simile. La dolce Judith ci ha accompagnate durante una piacevole passeggiata attraverso i terreni del maso biologico Grieserhof, offrendoci poi una degustazione delle varie qualità di mele coltivate.
A seguire un pranzo in vetta, presso il maso Zmailer-Hof, osteria contadina ubicata a Scena, sopra la conca di Merano. Insalata di cavolo cappuccio voto mille, per non parlare del piatto dello scalatore, quello al quale non rinuncio mai quando sono in montagna. Uova, speck e patate, cotte alla perfezione, morbide dentro e con la crosticina fuori.
Siamo poi anche andate a visitare il maso Lehrner, un piccolo caseificio locale, dove abbiamo scoperto come nasce il tipico formaggio del contandino. Tanti passaggi, un lavoro enorme e un’attenzione vera verso gli animali, trattati con rispetto e cura. Abbiamo visitato le stalle e conosciuto le mucche (alcune lì da ben 12 anni) e i vitellini, uno nato da pochi giorni.
Tre giorni che mi sono sembrati mille da quante cose abbiamo fatto e da quanta energia positiva ho accumulato. Un’esperienza magica nella sua semplicità. Quello che spesso serve, e non siamo in grado di cogliere.