“Spesso i nostri pensieri del momento presente sono rivolti a ciò che è passato o a ciò che succederà. È difficile rimanere nel qui e ora senza che la nostra mente si distragga. Questo ci porta a discostarci dal percorso che ci condurrebbe dritti verso il risultato. Così capita che ci ritroviamo a mettere da parte i nostri sogni, perché ci convinciamo di non essere all’altezza. E invece no. Semplicemente nessuno ci ha insegnato a utilizzare al meglio la nostra mente e a farcela amica”.
Ha aperto così il suo speech la dottoressa Chantal Satti, psicologa, business e mental coach, protagonista dell’incontro dedicato all’empowerment al femminile dal titolo Il Potere della Mente il potere della tua Bellezza, organizzato dal team a capo del progetto RUN4ME LIERAC, catturando fin da subito la mia attenzione e quella delle altre ragazze presenti, perché diciamocelo, molto spesso ad allontanarci dai nostri obiettivi non è la mancanza di strumenti e/o talento, ma quella sensazione di inadeguatezza che fa calare vertiginosamente l’autostima e ci spinge a rinunciare. E Chantal conosce bene queste dinamiche.
“Ciò che pensiamo provoca in noi un determinato stato d’animo, più o meno positivo, che è in grado di influenzare il nostro equilibrio psico-fisico, i nostri risultati e, a volte ahimè, anche la nostra salute. Nella routine quotidiana (lavoro, famiglia, gestione della casa ecc.),ma anche in ambito sportivo – ha spiegato la mental coach durante l’incontro - È necessario dunque attuare un cambiamento nel modo di pensare e quindi di agire. Il nostro cervello è abitudinario, ama restare nella sua zona di comfort, ha il compito di risparmiare il più possibile energia e per questo ci conduce a ripetere sempre gli stessi schemi comportamentali. Introdurre nella nostra vita delle novità, ci destabilizza, ma innovarci è l’unico modo per raggiungere i nostri obiettivi. Cambiare significa trasformarsi ed evolversi. Farlo è un atto che implica volontà e decisione”.
Noi siamo dunque il risultato di ciò che pensiamo: pensieri positivi provocano stati positivi che a loro volta provocano azioni positive e vincenti. Siamo noi che abbiamo il vero potere sulla nostra mente. Dobbiamo semplicemente imparare a gestirlo nel modo corretto per arrivare dove desideriamo.
“I pensieri positivi stimolano la produzione dell’ormone del benessere e dell’amore, l’ossitocina. Lo stress diminuisce, la fiducia in se stessi accresce così come l’empatia con il prossimo. L’umore migliora e l’aggressività si spegne. E poi ancora, a crescere è anche l’euforia, grazie alla produzione di dopamina – ha sottolineato la Chantal - I pensieri negativi portano con sé l’ormone dello stress, il cortisolo, che causa invece un’alterazione del tono dell’umore, indebolisce il sistema immunitario e altera la funzione tiroidea, innescando una serie di meccanismi che non giovano alla salute”.
Le parole possono aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi, perché il linguaggio influenza il nostro stato, che a sua volta influenza i nostri comportamenti, che determinano i nostri risultati e quindi la nostra percezione della vita.
Ad esempio, esistono due tipi di parole: le A.L.F. (Alte-Luminose-Fluide) e le B.O.C. (Basse-Oscure-Contratte). Prediligendo le prime nel nostro vocabolario quotidiano, riusciremo a influenzare positivamente il nostro stato d’animo e quello degli altri individui con cui entreremo in relazione.
Pensiamo ad esempio alla parola B.O.C. “problema”. Ci ricorda la scuola, i quaderni, le ore passate a trovare soluzioni impossibili. Se al suo posto utilizzassimo invece “questione da risolvere” o “affare da sistemare” la nostra attitudine verso il problema cambierebbe. Non trovi?
Lo stesso vale per l’aggettivo B.O.C. “difficile” che ricorda la fatica, il sudore e contiene il germe del fallimento, della scarsa probabilità di successo. L’aggettivo “impegnativo” possiede invece una connotazione più positiva e leggera. Bello, no?
Chantal conclude il suo intervento sottolineando che tutto dipende da noi, dalla nostra volontà di cambiare e di modificare i circuiti neuronali del nostro cervello che non ci stanno consentendo oggi di vivere una vita piena di risultati vincenti e felici.
Segnala anche alcuni testi che possono aiutare ad avviare questa trasformazione, primo fra tutti La Parola Magica di Paolo Borzacchiello, che non vedo l’ora di acquistare e iniziare a leggere. E poi c’è anche il libro che racconta della tecnica A.L.F., dal titolo Respira come se fossi felice, dell’omonimo scrittore e della sua amica e Luciana Landolfi.
Pronta a tappezzare la tua agenda, i tuoi post e la tua mente di parole A.L.F.? Io ho già iniziato a farlo e penso che a brevissimo spiccherò il volo per andare a prendermi i miei sogni che stanno lassù, sulle nuvole... #chisiamamisegua